Interpellati da una croce per essere credibili. Nicolò Mannino scende in campo

Monreale (PA) – Interpellati da una croce per essere credibili. Nicolò Mannino scende in campo. «Sembra una notizia assurda, una di quelle che lascia il tempo che trova ma indigna l’animo di chi vive la sua fede provando a scandire le proprie giornate alla luce del Kerigma della gioia e della speranza che trova la propria forza nella bellezza di quell’Uomo/Dio che ha accettato tutta la cattiveria umana pur di squarciare il velo della morte e cantare la resurrezione per chi non ama stare nel “sepolcro dell’opportunismo e dell’indifferenza”.sì, crocifisso no, metterlo e toglierlo. Guardarlo e ignorarlo. Insomma un gioco infantile che crea il prurito di una effimera pubblicità che umilia chi la crea e rafforza ancora di più il “credo” di chi sa che “Volgeranno lo sguardo verso Colui che hanno trafitto”

. Uno Stato laico, come molti sbraitano in queste ore pur di sfoggiare argomenti alla moda, non vuol dire azzerare un “Credo” ma nella pluralità della cultura dar vita a tante voci che esprimono un orientamento verso quell’insostenibile leggerezza dell’Essere che scorge il silenzio dell’animo di ogni essere umano. E’ chiaro che il Crocifisso non si tocca ma è umiliante e superfluo accendere riflettori verso le smanie di chi non ha mai sperimentato neppure la tenerezza di una parabola, che forse non ha mai pregato nella sua vita e non ha mai studiato il cantico dei cantici o “Le lodi a Dio Altissimo”, oppure “Il Cantico delle Creature”. Il Crocifisso fa solo paura a chi non ha mai servito per amore, a chi preferisce le parole alla “Parola” a chi cerca di piacere agli uomini ma non sa che al di sopra di tutto vi è Colui che è “bontà e Misericordia” che apre le braccia ai peccatori e offre un abbraccio a chi è solo. Certo Madre Teresa di Calcutta (Vincitrice del Premio Nobel per la pace), Don Pino Puglisi, Il Vescovo Romero, Paolo Borsellino, Rosario Livatino, e tanti con loro e come loro hanno sempre e comunque abbracciato il Crocifisso divenendo una cosa sola. Altri, sinceramente non fanno testo.  E’ pur vero però che non possiamo rimanere avvolti nell’involucro dell’indifferenza. Rosario Livatino ci ricorda “Quando moriremo non ci verrà chiesto se siamo stati credenti ma credibili”. E qui il Crocifisso ci schioda nel silenzio della nostra coscienza». (Nicolò Mannino, specializzato in Teologia Spirituale e Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale).

0410201904102019a