Monreale (PA) – Studenti di Monreale abbracciano il Parlamento della Legalità Internazionale. «L’invito rivolto dalla Dirigente Scolastica Beatrice Moneti al professore Nicolò Mannino, è stato anticipato da una circolare interna all’Istituto Comprensivo “A. Veneziano ” di Monreale dove si diceva che il “Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale” avrebbe incontrato tutti gli alunni e alunne delle terze classi per un confronto sul tema della “bellezza del vivere, il valore della cultura nel dire NO a ogni forma di violenza”.
E’ stato consegnato a Papa Francesco da Nicolò Mannino, presidente del “Parlamento della legalità Internazionale ” il progetto formativo culturale 2018/2019 “Ricercatori dell’Alba”, che arriverà a tutti i coordinatori culturali di diverse regioni che da anni collaborano attivamente con il movimento che già lo scorso giugno ha ricevuto lo scorso giugno una lettera di incoraggiamento con tanto di benedizione proprio da Papa Francesco e che è inserita nel libro “Peccatori Si, Corrotti Mai”.
Potenziare la cultura della legalità crescendo ragazzi sempre più attenti che possano, domani, essere e promuovere a loro volta la cittadinanza attiva e responsabile. E’ così che anche una scuola centese, la ‘Malpighi-Renzi’, entrerà a far parte del Parlamento Internazionale della Legalità, aprendo a Cento un’ambasciata durante uno speciale evento organizzato per il 30 novembre alle 9.30 alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia Onorevole Vittorio Ferraresi.
Il Parlamento della Legalità Internazionale è un movimento culturale, interconfessionale e interreligioso che trova le sue radici nella “sete” di Verità e Giustizia a partire dalle stragi di capaci e via D’Amelio. Nato anche per volere del giudice Antonino Caponnetto – coordinatore del pool antimafia di Palermo che succede al suo fondatore Rocco Chinnici – che da subito ne diventa “Presidente Onorario”, il Parlamento della Legalità Internazionale ha come obiettivo e finalità quello di dialogare principalmente con il mondo scuola e società civile affinché chiunque, a partire dal proprio talento naturale (letterario, artistico, musicale, sportivo, o quant’altro) si metta in gioco per cooperare allo sviluppo del territorio e insieme divenire artefici e protagonisti di un presente “a colori".
La nostra convinzione
Lavorare per costruire una cultura della legalità nel rispetto dei principi Costituzionali, ispirata a tutte quelle persone che, a qualunque titolo, hanno operato contro le mafie e contro la criminalità organizzata.
L'impegno per i giovani
Promuovere una cultura di contrasto all’indifferenza, potenziando le qualità naturali dell’individuo, con particolare riguardo ai giovani, per renderli artefici del proprio destino a favore di una cittadinanza attiva, per contrastare la mentalità mafiosa e clientelare.
Le parole del Papa
“Andare avanti nella pulizia della propria anima, nella pulizia della città, nella pulizia della società, perché non ci sia quella puzza della corruzione”.
L'aiuto concreto
Istituzione di borse di studio, concorsi culturali e iniziative a favore di giovani studenti, meritevoli e bisognosi, per studi e attività aventi a tema il valore della legalità.
Attività
Attività editoriali e divulgative, attraverso qualunque canale di comunicazione che favorisca la crescita e la diffusione di una cultura e di una coscienza antimafiosa.
Iniziative
Organizzazione di studi, convegni, seminari, mostre, incontri, iniziative, spettacoli e ogni altra iniziativa idonea a perseguire e realizzare le finalità statutarie.
Ci vuoi salutare o desideri saperne di più?
Aiutaci a promuovere una cultura di legalità nel rispetto dei principi Costituzionali, ispirata a tutte quelle persone che, a qualunque titolo, hanno operato contro le mafie e contro la criminalità organizzata.
“Sarà una festa della vita, un Inno alla Speranza per rafforzare un impegno culturale ricco di valori che vanno oltre gli steccati e richiamano quella fresca ebbrezza di pace e di giustizia che i piccoli invocano a cuore aperto”. Cosi Nicolò Mannino indirizza un messaggio di gratitudine e di ammirazione al Generale di Corpo D’Armata Giuseppenicola Tota Comandante Forze Operative Terrestri di Supporto e collaboratore di Presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale. Venerdì diciassette gennaio alle ore sedici e trenta al Circolo Ufficiali dell’Esercito di Castel Vecchio a Verona a dare il benvenuto ai tanti ospiti sarà proprio il Generale Tota che accoglierà con quella solarità e simpatia che lo contraddistinguono lo staff di presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale nella persona del suo presidente Nicolò Mannino, del vice Salvatore Sardisco, di Mons. Michele Pennisi Arcivescovo di Monreale e guida spirituale del Movimento,
Una visita lampo, un incontro tra amici che risale a quel settembre del 1993 quando il prete di Brancaccio incontro’ il suo killer nel giorno del cinquantaseiesimo compleanno. Nicolò Mannino e Maurizio Artale si sono ritrovati nella “Casa Museo del Beato padre Pino Puglisi” e dopo aver “contemplato” con gli occhi commossi dell’affetto verso il sacerdote ucciso “in odium fidei”, ecco che le due “personalità” schivando telecamere e giornalisti coordinano una serie di iniziative che partono dal cuore e finiscono nel silenzio dell’anima. Tutto inizia e trova il suo senso nel sorriso e nello zelo del Beato Padre Pino Puglisi, da quella targa che Nicolò Mannino nel marzo del 1994 con i giovani di Brancaccio fisso’ dietro il portone dove Padre Pino cadde vittima del colpo di pistola. “La fede non si nasconde, non si cela,
Monreale (PA) – Andrò a San Giovanni Rotondo con Vincenzo nel cuore: Nicolò Mannino si rivela. «“Andrò a San Giovanni Rotondo nella splendida città di Padre Pio, portando nel mio cuore il ricordo e l’affetto per un giovane meraviglioso che ben diciannove anni fa dopo aver scritto un tema sul senso della morte, alle porte del suo diciottesimo compleanno ha abbracciato la tenerezza di Dio a causa di un incidente stradale, Si tratta di Vincenzo Troiano”. Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale si accinge ad arrivare nella città del grande frate cappuccino che tutto il mondo anima, nel suo cuore però tutela un ricordo che lo vede ancora in dialogo con papà Franco e mamma Annalista. “La morte di Vincenzo troiano – dice Nicolò’ Mannino, visibilmente commosso – ha portato tanti giovani a interrogarsi sul senso della vita e sulla bellezza della fede in Dio, un Dio che Vincenzo Troiano amava e quindi non aveva paura della morte poiché conosce il valore dell’Amore e della Gioia di un Padre che è fonte di ogni abbraccio e consolazione”.
Le nostre origini sono la base sicura sulla quale fare esperienza e costruire gli ideali, i sogni. Realizzarli, significa soggettivarsi, ovvero presentarsi al mondo con il proprio nome di battesimo. Ma quando ci scontriamo con l’ingiustizia e l’illegalità, che tentano di derubarci le radici, il nome, rischiamo di perdere la bussola e di non comprendere chi siamo. Difronte all’inconsapevolezza umana, all’irresponsabilità del clan, le intelligenze umane arruolano plotoni di sentimenti per parlare il linguaggio della legalità, e guardare oltre le rovine, che la mafia aveva, stava e programmava di offendere uomini e comunità intere. Era il 1989 quando il “professore antimafia” Nicolò Mannino conosciuto da tutti come il “maestro buono” che partecipava attivamente con Paolo Borsellino e Caponnetto ai convegni sulla legalità, battezzava all’indomani delle stragi di Capaci e via D’Amelio, il Parlamento della legalità internazionale. Un vero e proprio “pronto soccorso” per tutti coloro, che rischiavano di essere risucchiati dal vortice dell’azione mafiosa, che cercava di reclutare uomini per trasformarli in marionette. Quando Leonardo Sciascia scriveva che i Maestri e la Scuola avrebbero
Nel corso della solenne cerimonia promossa dal Parlamento Internazionale della legalità, presso il salone dei Gruppi Parlamentari a Montecitorio, il presidente Nicolò Mannino e la Signora Maria Scaglione, figlia del primo Magistrato ucciso dalla mafia: il giudice Pietro Scaglione, hanno consegnato alla delegazione dei Ragazzi Sindaci, guidata dal preside Giuseppe Adernò, l’attestato ufficiale dell’Ambasciata del Dono, nel segno di Nicholas Green. La scelta di intitolare alla “cultura del dono” la 38° Ambasciata è stata sollecitata dalla ricorrenza dei 25 anni dalla tragica fine del piccolo Nicholas Green, i cui genitori hanno donato gli organi, consentendo a sette cittadini italiani di continuare a vivere ed hanno dato all’Italia una splendida lezione di civiltà e di generosità che ha rilanciato a diffuso la cultura della donazione. Al “piccolo eroe” è stato intitolato il reparto di rianimazione del Policlinico “G. Martino” di Messina ed il suo dolce sorriso, come appare nel dipinto di Anna Bonomo, dà conforto e serenità ai pazienti del reparto nel difficile momento di sofferenza.
I rapporti tra l’Italia e l’Egitto, si sa, hanno subito qualche irrigidimento. Ma questo non impedisce ad organizzazioni dell’una e dell’altra parte di intrattenere rapporto di amicizia e di collaborazione.In questo contesto, infatti, è nata l’iniziativa della istituzione di un’Ambasciata della Fratellanza al Cairo, ad opera del Parlamento della Legalità Internazionale.Il Governo Egiziano, del resto, conosce il cammino culturale dell’associazione e si dice ben lieto di accogliere una delegazione guidata dal presidente e fondatore Nicolò Mannino e dal suo vice, Salvatore Sardisco, per condividere un cammino culturale finalizzato a dare voce a un orizzonte di pace, fraternità e solidarietà.