Lettera aperta a Giuseppe Di Matteo

Da anni Nicolò Mannino - Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale - è vicino - in modo discreto e affettuoso - alla famiglia di Giuseppe Di Matteo, il piccolo di Altofonte rapito, sequestrato, ucciso dopo 779 giorni di prigionia e poi sciolto nell'acido dai carnefici della criminalità organizzata. Dal giorno dell'accaduto (era l'11 gennaio quando quei "mostri" come li definisce mamma Franca, uccisero il suo Giuseppe) ogni anno si ricorda il sacrificio di questo bambino innocente, vittima solo di aver pagato un conto che  non gli apparteneva. Santino Di Matteo, padre del piccolo Giuseppe , anni fa in occasione di un Concorso culturale dedicato proprio al "bambino che sognava i cavalli" ha indirizzato una lettera a Nicolò Mannino dove metteva nero su bianco il suo voler chiedere perdono a tutti quelli che aveva fatto del male , compreso Giuseppe. Lettera che ha toccato i cuori...che ha scosso ma che non ha restituito indietro il bambino di Altofonte. Nicolò Mannino e Franca Castellese, da anni partecipano alle conferenze per non dimenticare il sacrificio del Bambino di cui non si hanno nemmeno i resti di un corpo umiliato dai carnefici della mafia. Giorno 11 e 12 gennaio, proprio in ricorrenza dell'accaduto il Parlamento della Legalità Internazionale e il centro Culturale "Padre Nostro ", magistralmente guidato da Maurizio Artale che ha preso in eredità l'impegno di "riscatto " voluto da Padre Puglisi nel quartiere di Brancaccio, insieme ridaranno voce e solarità al sorriso e alla bellezza di Giuseppe DI Matteo. "Mercoledi 11 Gennaio- dice  Nicolò Mannino - con mamma Franca parteciperemo alla celebrazione della S. Messa in suffragio di Giuseppe e di tutti i bambini vittime della violenza , mentre Giovedi 12 gennaio  alle ore 12 saremo presso la sala consiliare del Comune di Palermo per ricordare  proprio nel cuore del Capoluogo siciliano il sacrificio del piccolo. "Caro Giuseppe- scrive Nicolò Mannino, in una lettera dettata dal cuore di chi ha visto piangere disperatamente e in modo inconsolabile la madre- non ti abbiamo dimenticato. Chi pensa di farlo non è un uomo. Tanti si abituano presto a commemorare e dimenticare, noi con i bambini e i giovani del mondo scuola NO. Dal luogo dove quei "mostri" armati diabolicamente di cattiveria e odio ti hanno fatto del male fino a toglierti la vita, noi ti abbracciamo e ti stringiamo forte ai nostri cuori per dirti che tu sei più vivo che mai. Non ti hanno ucciso, ti hanno reso solo un Angelo eterno, uno di quelli che forse rode quotidianamente la loro coscienza che dovrà "pagare " dinnanzi al cospetto di Dio. Tante volte siamo stati in quello che oggi si chiama "Giardino della Memoria" e sono certo che tu dal paradiso ci hai visto. Si ci hanno sorriso mentre mettevamo un fiore in quel lettino arrugginito anche dal tempo, ci hai sorriso mentre cantavamo per te l'Alleluia della Risurrezione, ci hai sorriso mentre applaudivamo alla vita. Caro Giuseppe Noi non ti dimenticheremo e continueremo per te e con te a non far addormentare mai la coscienza di chi uccide e spesso non lo fa solo col tritolo, con l'acido, bensì con diabolici silenzi per tenere questo popolo schiavo dei potenti e della logica dell'omertà e dell'odio mafioso. Da questo luogo di dolore noi ti abbracciamo e ti chiediamo un regalo: prega tu per noi. Tu che contempli il volto luminoso di Dio chiedigli di intervenire tempestivamente nel cuore e nella mente dei criminali, anche quelli in giacca e cravatta, insospettabili davanti agli uomini ma "marci" dinnanzi a Dio. Prega per noi e chiedi a Papà/Dio di agire in tempo perché questo mondo ritorni ad essere  tu, dei bambini, di chi attende una vita più vera senza inganni e falsità. Un bacio piccolo Angelo, da parte di tutti noi e di mamma Franca che ogni attimo pronuncia con amore di madre il tuo dolce nome: "Giuseppe... Amore mio".

Nicolò Mannino