CIAO MAMMA EMILIA...VIVRAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI‏

La lettera aperta del Pres. Nicolò Mannino ad una donna simbolo della lotta alla mafia, la madre dell'agente di scorta Agostino Catalano, ma non solo, una cara e sincera amica che ha accompagnato il nostro Centro Studi ed il suo presidente in tantissimi incontri culturali.

Mamma Emilia Incandela, mamma di Agostino Catalano il capo scorta che il 19 luglio del 1992 è saltato in aria con il tritolo della mafia insieme al suo giudice Paolo Borsellino, è andata in paradiso ad abbracciare il suo Agostino.

Una telefonata inattesa dal poliziotto amico, dal grande Eugenio Pucci...comunica che dopo giorni di ricovero in una clinica palermitana Mamma Emilia è andata via.

Alla mia mente tanti ricordi, le sue parole, i suoi discorsi, la sua grinta di mamma di Agostino, mamma di tutti i Poliziotti che muoio per lo Stato, la mamma del Parlamento della Legalità, la mamma di tutte le scorte.  Si è LEI Mamma Emilia Catalano.

Ci siamo incontrati in via D'Amelio mentre posavamo fiori dove i carnefici di "cosa loro" hanno messo il tritolo per Paolo Borsellino uccidendo anche Agostino Catalano, Walter Cusina, Emanuela Loi, Claudio Traina.
Un incontro , un abbraccio e per anni, tanti anni, con MAMMA EMILIA abbiamo girato l'Italia in lungo e in largo parlando di come lottare contro la mafia, spiegando il perchè non piegare  mai le ginocchia al soppruso clientelare mafioso, perchè non avere paura. MAI. MAI.MAI.

Accompagnati sempre da un poliziotto siamo andati in tante città d'Italia: da Milano a Mantova, da Mozzecane (Prov. Verona) e Roma...e in tutta la Sicilia.

Lei sempre con il suo vestito nero e la foto di Agostino sul petto.
Nella sua borsa sempre i fazzoletti per quel pianto che non la lasciava un attimo e la bottiglietta d'acqua.
E qualche pillola "per la pressione” - diceva sorridendo.

Ha fondato con  noi il Parlamento della Legalità divenendone "Madrina" e ha accettato di insediarlo anche al Carcere Pagliarelli dando Lei le coccarde tricolori ai detenuti che si avvicinavano per rinnegare la mafia e abbracciare la Legalità.

Ricordo che prima di entrare in carcere mi strinse la mano e disse:"Ci sono quelli che hanno messo il tritolo in via D'Amelio?" . La rassicurai, dissi di NO  (vedi foto)

Allora entrò e si commosse.

Era contenta di poter parlare del suo Agostino tant’è che un giorno mi disse: "Prima che muoio mi aiuti a fare un libro sul mio Agostino?".  Richiesta accolta e anche il Capo della Polizia Antonio Manganelli scrisse una pagina nel libro "Mafiosi arrendetevi".

Si è questo il titolo. Una frase tratta dalla lettera che MAMMA EMILIA scrive a Totò Riina invitandolo al pentimento e a collaborare con la "Giustizia".

Lo scorso Luglio 2013 ci siamo incontrati a Monreale per dare il Premio Memorial "Agostino Catalano" al Questore di Catanzaro Guido Marino. Era sempre solare, bella, dolce, sorridente e sempre, sempre, con la collana che le poneva sul cuore il volto del suo e nostro Agostino.

MAMMA EMILIA CI HA SOLO FISICAMENTE LASCIATI PER VOLARE IN PARADISO.
Si, certo, ci mancherà. E pure tanto. Ma siamo certi che Lei oggi sarà con la persona che ha partorito, amato, custodito, pianto...il suo Agostino.

Ciao, anzi NO, "ARRIVEDERCI" Mamma Emilia.

Sei stata per noi una grande maestra di vita, una donna forte e coraggiosa, un pilastro vero nella lotta alla mafia.
SEI LA NOSTRA MAMMA anche dal paradiso, e da oggi quando le giornate volgeranno al tramonto, guardando in alto fisseremo quella stella luminosa che ci saluta e ci rincuora.

Sei tu e sentiremo sempre la tua voce...e portando i fiori sulla tua tomba sentirò la tue parole e ti dorò "Questi sono pure per Agostino", perchè così dicevi ogni volta che ti consegnavano il mazzo di fiori "Questi li porto sulla tomba di Agostino".

Ciao Mamma Emilia e abbraccia per noi anche Agostino.

IL TUO Nicolò Mannino

e i giovani del Centro Studi Parlamento della Legalità

Emilia Catalano