Profeticamente Scomodi.. il nuovo libro di Nicolò Mannino

Con la collaborazione del Cardinale dell'Arcidiocesi di Palermo Salvatore De Giorgio e Mons Michele Pennisi Arcivescovo di Monreale.

Prende corpo in queste ore la nuova “creatura ” letteraria di Nicolò Mannino (docente, specializzato in teologia spirituale e presidente del parlamento della legalità internazionale) che vede all’attenzione dell’autore con supporto letterario di personalità del mondo ecclesiale e non la bella figura di don Tonino Bello, il vescovo “scomodo ” perchè non solo annunciatore del Vangelo ma testimone credibile di una misericordia e di un perdono che non guasta nulla ma scuote gli animi di tanti che non muovo un dito per operare a favore del bene ma appena sanno muovere la bocca per parlare nel bene e nel male.Profeticamente Scomodi..: questo il titolo che riassume anni di riflessione, di ricerca scientifica e di tanto studio accurato e “serio ” che Nicolò Mannino ha portato avanti per offrire principalmente al mondo dei giovani “atei di moda ” e  lontani dalle pratiche religiose, una figura meravigliosa come don Tonino Bello.L’idea del testo è venuta all’autore sostando in preghiera sulla tomba del “vescovo degli Ultimi ” . Li ad Alessano., accompagnato dal coordinatore culturale del parlamento della legalità internazionale regione Puglia, Antonio Cerbino, a pensato che un “Uomo” di questo spessore non può non essere conosciuto, non può non essere preso ad esempio.

“La Chiesa – dice Nicolò Mannino – ha tanto figure di uomini e donne che hanno testimoniato la bellezza del Vangelo e hanno dato tutto di se per annunciare che Gesù Cristo non è un sentimentaloide e per parlare di Lui  non bisogna scrivere prediche preconfezionate. L’amore quando è vero – conclude Nicolò Mannino – fa ardere il cuore e fa brillare gli occhi. E don Tonino Bello era ed è uno di questi. Non un venditore di emozioni ma un Uomo di Dio coerentemente scomodo perchè il Vangelo è scomodo per gli uomini in carriera e be inchiodati alla poltrona del successo “.

A scrivere il testo tanto atteso dal mondo giovanile e non solo, a fianco di Nicolò Mannino sono scesi il già Cardinale dell’Arcidiocesi di Palermo Salvatore De Giorgio che ha scritto un bellissimo messaggio di auguri e un aneddoto su don Tonino.Singolare la prefazione a firma di un carissimo amico di Nicolò Mannino. Mons Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale, guida spirituale del  parlamento della legalità internazionale e componente della Commissione della Giustizia e della Pace in Vaticano e poi Don Sergio Mercanzin, sacerdote , giornalista, ( firma e personalità di spessore culturale nota in Vaticano ) esperto nel dialogo della chiesa Russa con la Santa Sede.Interessante e incisiva la conclusione del testo affidata all’avvocato e giornalista Gennaro Grimolizzi che ha inciso su diverse pagine tutta l’azione culturale che don Tonino Bello ha vissuto accanto  agli ultimi e che oggi ispira l’azione culturale e anche “pastorale ” del parlamento della legalità internazionale.Ma a  chiudere il testo ci pensano  proprio i giovani del “parlamento della legalità internazionale e multietnico ” giovani arrivati a Palermo da tutte le parti del mondo e hanno accettato la sfida culturale che Nicolò Mannino ha proposto “per cercare ciò che unisce e non ciò che divide “.La copertina del testo è “dipinta” dal professore e artista Antonio Caputo mentre la casa editrice “Exlibris ” porta la firma di Carlo Guidotti.“Ringrazio quanti in queste ora stanno collaborando nella realizzazione di questo testo/mosaico – conclude Nicolo Mannino – che richiama un grande Uomo che in vita ha avuto tutti e tanti contro, morto tutti lo proclamano “santo subito “.

11022019

Articolo su Ilmoderatore.it