Caro Giovanni,
ero davanti la Chiesa di San Domenico quando pochi giorni fa sei arrivato nel carro funebre tutelato da Carabinieri che ti facevano la staffetta con le loro moto di grossa cilindrata. Sei arrivato silenziosamente verso le 10,45 di un giorno di giugno, silenzioso, senza far notare a nessuno il tuo arrivo in una piazza distratta e piena di turisti quale era ed è Piazza San Domenico.
Ti ho visto arrivare e mentre l'autista del carro funebre apriva lo sportello posteriore dove la tua bara era tutta sigillata da lamiera luccicante, mi accosto a Maria Falcone (la tua grande portavoce a livello mondiale) per un abbraccio e un saluto. Timidamente ma con forza le sussurro "Tutto il Parlamento della Legalità Internazionale è qui con te a sostenerti e pregare per Giovanni".
La risposta la conoscevamo già "questo vogliamo che sia un momento riservato, intimo, familiare".
Il cenno arriva e tu messo sulle spalle di quattro uomini entri in Chiesa, in quella Chiesa dove ben 23 anni fa sei entrato con la tua amata Francesca Morvillo, con i tuoi angeli custodi Vito Schifani, Rocco di Cillo e Antonino Montinaro morti sull'asfalto dell'autostrada Punta Raisi/Capaci/Palermo.
Ricordiamo ancora tutto di quel funerale di "Stato": le urla, gli spintoni, la rabbia di tanti palermitani, le convinzioni degli agenti di scorta che alla vista del Capo della Polizia urlarono "Siamo carne da macello".
Son passati ben ventitreanni e tu ritorni nel cuore di Palermo per essere a fianco dei Palermitani che non si arrendono, che non credo più in una cultura di riscatto perchè la retorica dell'antimafia di facciata fa a pugni con quella vera vissuta giorno per giorno.
E così martedì 23 giugno nel pomeriggio questa Chiesa tornerà ad accogliere chi vuole stringersi al tuo cuore che non è mai cessato di battere in quello di chi attende Verità e Giustizia. Noi fondatori, sostenitori, simpatizzanti del Parlamento della Legalità Internazionale saremo con Te, vicino alla tua salma che rimarrà per sempre in questa Chiesa dove coabiterai con l'Eucaristia. Noi ci saremo silenziosamente ma con coerenza e con quella fierezza di dire con fatti concreti che stiamo dalla tua parte, che condividiamo ancora il tuo pensiero e cioè che "la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un inizio e avrà una fine". Noi attendiamo questa fine e ci adopereremo a partire dai banchi di scuola, dagli incontri culturali in Italia e in Europa, ovunque un giovane o un cittadino "coerentemente scomodo" ci inviterà per dar voce alla tua voce di rinascita.
Benvenuto nel cuore di Palermo, caro amico Giovanni, ben ritornato fra noi che entrando nella Chiesa di San Domenico potremmo sostare dinnanzi la tua tomba e snodare dal cuore una preghiera. E tu, che sei in paradiso, intercedi per noi, per i tanti abbandonati, delusi, amareggiati, che credono nel "non credere più in nulla".
Intercedi per questa terra di Sicilia, per questo Paese, per questo mondo dove ancora Caino pensa diabolicamente di assassinare Abele. Un abbraccio da tutti noi, fratello Giovanni e ancora bentornato nel cuore di Palermo e dei Palermitani onesti.
Nicolò Mannino
Gentilissimi, I miei migliori auguri agli studenti che aderiscono all’iniziativa dell’Inno alla vita in un Parlamento della legalità Multietnico. Questa esperienza vi apre al più importante valore per il vostro futuro: il rispetto delle istituzioni, della giustizia e della vostra diversità senza le quali non vi può essere una democrazia. Siete voi giovani che con le vostre scelte potrete decidere da che parte stare in ogni circostanza. Scegliere la legalità può costare fatica, ma l’esempio di Giovanni che non si è arreso neanche nei momenti più duri vi sia di aiuto e di guida per rimanere fedeli al vostro ideale. Siete voi il lievito della nuova società che sta nascendo. Un grazie particolare va al Dirigente Scolastico dell’Istituto Francesco Ferrara Prof. Eliana Romano e al Prof. Nicolò Mannino, presidente dell’Associazione Parlamento della Legalità, che da anni partecipano alle iniziative di educazione alla legalità proposte dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, che ancora una volta si distinguono per il loro impegno educativo sui temi della legalità. Cordialmente, Prof. Maria Falcone
Con grande onore segnaliamo la partecipazione del PARLAMENTO DELLA LEGALITA' INTERNAZIONALE (PRESIDENTE NICOLO' MANNINO E VICE PRESIDENTE SALVATORE SARDISCO) con una nutrita e signifiticativa presenza di giovani del Parlamento della Legalità Multietnico alla celebrazione eucaristica che si terrà Martedi 23 giugno alle 18.30, a Palermo, aperta a tutta la città e presieduta da sua Em. A Rv.ma cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, per lo svelamento della sepoltura di Giovanni Falcone nel Pantheon degli uomini illustri di Sicilia.
Dopo 23 anni dai funerali di Stato, ritorna per sempre nella chiesa di San Domenico.
Eventuali informazioni potranno essere richieste all'organizzazione: FONDAZIONE GIOVANNI E FRANCESCA FALCONE
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Quanto costa un sorriso? si è coscienti che la vita è un dono e va vissuta attimo per attimo sapendo e sperimentando che c'è sempre un cielo sopra di noi?
Quanta gioia mettiamo nel cuore di chi ci incontra e non cerca i titoli o le conoscenze che ognuno di noi racchiude nella cassaforte delle "amicizie" bensì ci chiede un attimo di ascolto, un sorriso disinteressato, una lacrima da tradurre dal pianto alla gioia?
Vorremmo che tutti i componenti e simpatizzanti del Parlamento della Legalità Internazionale facessero proprio l'appello di aiutare ogni uomo e ogni donna a riscoprire la bellezza della vita che è un dono meraviglioso da tutelare in semplicità con tanta dedizione e amore.
Vivere -scriveva don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta- non è trascinare la vita, non è rosicchiarla, Vivere è abbandonarsi all'ebrezza del vento e volare sulle ali di un gabbiano verso il cielo della Libertà".
Noi vogliamo crederci e, proponendo questo manifesto, vogliamo far nostre le speranze e le attese di chi chiede ascolto amicizia e consolazione, indicando come aprire la porta del cuore e frantumare la serratura dell'indifferenza.
Provarci non costa nulla ma rende felici chi ci riesce. E tutto è possibile per chi ha fede.
Una festa meravigliosamente bella perchè sbocciata dal cuore di tanti studenti e studentesse che per un anno intero, sotto la guida del prof. Nicolò Mannino e della prof.ssa Mariella Palermo, hanno snodato un ambizioso progetto di ricerca "L'Italia è ancora un Paese bellissimo e ha bisogno di Te" (apprezzamento arrivato a metà dicembre dal Presidente della Repubblica) tagliando il nastro di partenza proprio dal cuore di Palermo. Tanti incontri e appuntamenti , tante iniziative e molti impegni dentro e fuori la scuola fino ad arrivare a Montecitorio e ad essere accolti dal Ministro dell'Istruzione Università e Ricerca Stefania Giannini. Ma Giovedi 28 Maggio l'incontro è stato con il Magnifico Rettore dell'Università degli studi di Palermo il Dott Roberto Lagalla il quale ha accolto l'invito del prof. Nicolò Mannino a chiudere il progetto di ricerca e dare un nuovo orizzonte al percorso culturale intrapreso.
Parole di riconoscimento per il lavoro svolto, con dedizione e passione, sono andate al Dirigente scolastico Eliana Romana mentre agli studenti è stata fatta una promessa: "A inizio Anno Scolastico vi aspetto tutti all'Università di Palermo per inaugurare il nuovo progetto di ricerca certo che insieme ai giovani universitari possiamo fare squadra e lavorare in sinergia e comunione anche in chiave multietnica e interconfessionale". La proposta ha trovato il consenso di tutti e mentre sorrisi e applausi rimbombavano nell'aula magna ecco che attestati di apprezzamento e riconoscimento venivano dati a don Ugo Di Marzo, sacerdote palermitano che ha partecipato alla realizzazione del progetto, come pure ai coniugi Salvo Sardisco ed Helga Guardì che hanno seguito passo passo le diverse iniziative accompagnando gli studenti anche a Lauria per la Marcia della Pace.
Il Rettore Lagalla ha consegnato al dirigente Scolastico la riproduzione dello stemma dell'Ateneo Palermitano in cristallo racchiuso in un prezioso cofanetto.
A lui è andata il promo attestato insieme a delle spille arrivate da Roma che dicono "Si alla vita, No alla droga"
Tanti cittadini: imprenditori, sindaci, studenti, registi, attori, uomini delle forze dell'ordine, sindacalisti, docenti, giornalisti, fotoreporter, tanti arrivati dalla provincia di Verona, da Pesaro Urbino, Roma, dalla provincia di Potenza, da San Cipirello, San Giuseppe Jato e dalla provincia di Catania.
Molti che hanno accolto con affetto e ammirazione l'invito di Nicolò Mannino, Presidente e fondatore del "Parlamento della Legalità Internazionale" che si ispira a dare corpo e voce ai valori della vita a partire dai banchi di scuola. Grazie all'on Mario Caruso, deputato che da anni vive in Germania ma di origini siciliane, tanti cittadini sono stati accolti presso la splendida sala Aldo Moro e martedi 26 maggio hanno avuto l'opportunità di commemorare tutti quegli "Eroi" che hanno pagato col sangue e la vita pagine di riscatto difendendo il valore della libertà e della democrazia. Dalla Germania l'On Mario Caruso ha voluto realizzare un opuscolo di ben ventotto pagine che ben presentano obiettivi e finalità del nostro movimento documentando l'impegno del suo Presidente specie nel mondo giovanile.
In prima fila il Gen. D. CC Luigi Longobardi, Capo del V Reparto dello Stato Maggiore Difesa, il Comandante della Polizia Stradale di Caltagirone Emilio Ruggieri, il sindaco del Comune di Mozzecane (VR) Thomas Piccinini, mentre al tavolo della Presidenza la moglie del giudice Antonino Caponnetto , Elisabetta Baldi, il Sottosegretario al Ministero della Giustizia Cosimo Maria Ferri, l'On Mario Caruso, il Segretario Generale, il Vice Presidente Salvatore Sardisco e al centro il Presidente Nicolò Mannino.
Una sola certezza: "Si può sconfiggere la mafia se insieme si coopera a un progetto culturale dove, guardando negli occhi i piccoli e i poveri, si può risvegliare la sete di libertà e dipingere di semplicità e ottimismo il presente di tutti". Dolcemente semplice e eternamente innamorata all'età di 94 anni "Nonna Betta" (moglie del giudice Caponnetto) ha parlato del "SUO NONNO", del perchè ha accettato di prendere il posto di Rocco Chinnici a Palermo e delle paure vissute dopo le intimidazioni. "Ma io sono forte- ha detto Nonna Betta- e non ho avuto mai paura dei codardi". Durante l'incontro il deputato Caruso ha annunciato la nascita dell'Ambasciata del Parlamento della Legalità Internazionale in Germania, mentre a diversi amici presenti è andato il Premio Memorial Antonino Caponnetto, controfimato da Elisabetta Baldi e da Nicolò Mannino. Al termine della conferenza ecco la visita guidata al Palazzo di Montecitorio. Tutti contenti, entusiasti e commossi. Il Parlamento della Legalità Internazionale traccia così il suo percorso in Italia e in Europa per poter contribuire a destare l'animo di chi attende un'alba nuova , un nuovo giorno, un vero sole di giustizia, non a caso il comandante Emilio Ruggieri dalla Città di Caltagirone ha portato diversi "SOLI" colorati in ceramica, mentre il sindaco del Comune Piccinini regalava a Nicolò Mannino una singolare targa con lo stemma del Comune che dirige con due chiavi, un modo inequivocabile per dire "Apriamo insieme le porte del cuore degli Uomini e delle Donne Libere alla Speranza e sostituiamo al puzzo del compromesso il fresco profumo di Libertà".
E' stato il piccolo Francesco Sardisco, in veste di "Ambasciatore dell'innocenza", a dare il calcio d'inizio al torneo contro la sub cultura mafiosa in un bellissimo campo sportivo a San Giuseppe Jato, momento culturale voluto dall'Associazione "Generazione Jato" che ha chiesto al Parlamento della Legalità Internazionale di cooperare per unire voce e messaggio a favore della Vita.
In tribuna il Presidiente del Parlamento della Legalità Internazionale Nicolò Mannino, il vice Salvo Sardisco, don Mario sacerdote nella comunità ecclesiale di Monreale che ha indossato i "paramenti" del giocatore per dire "no" a ogni forma di violenza, giornalisti e tanti cittadini pronti ad applaudire un vento che fa storia.
A scendere in campo l'amministrazione comunale capitanata dal sindaco Davide Licari, diverse quadre composte da giovani sia di San Giuseppe Jato e San Cipirello, anche una arrivata da Monreale con giovani che hanno indossato la maglia con la scritta "Congregazione S.S. Crocifisso" che insieme hanno giocato dalle 15 alle 20.30 del 23 maggio proprio nel giorno in cui un "cittadino di San Giuseppe Jato" (ben 23 anni fa) premeva il pulsante nei pressi dell'autostrada di Capaci per uccidere Giovanni Falcone e quanti si trovavano con lui.
A introdurre l'evento calcistico con una riflessione e un minuto di silenzio ci ha pensato Nicolò Mannino. E mentre l'ora X scandiva i secondi delle ore 17.50 e in via Notarbartolo un fiume di giovani sostava davanti l'albero di magnolia simbolo della Vita che non muore...a San Giuseppe Jato si dava un calcio alla mafia in modo forte, serio e inequivocabile. Il monito di Giovanni Falcone ha fatto gool "La mafia è un fenomeno umano-diceva - e come tale avrà un inizio e una fine".
Per tutti una medaglia e un attestato, mentre per la squadra vincitrice dei "cinofili" è andato il trofeo. Contento il sindaco Davide il quale stanco ma felice nel rincorrere il pallone "antimafia" ha detto a Nicolò Mannino "Grazie per quello che fate...molti anni fa tutto questo era impensabile".
A ritirare un piccolo giocatore che lancia un calcio alla violenza, scultura simbolica ma di effetto, ci ha pensato Salvo Sardisco il quale ha commentato "Noi continueremo a cantare la vita e lo faremo con i bambini, gli adolescenti e i giocavi che sanno esprimersi e sanno cantare un inno alla vita senza farsi condizionare dagli adulti".
"Conosco il Parlamento della Legalità Internazionale, certo...e credo nel cammino culturale che state facendo". Chi parla è Anna Maria TARANTOLA, Presidente della RAI dal giugno del 2012 la quale ha salutato con simpatia lo staff del Parlamento della Legalità Internazionale, guidato dal presidente Nicolò Mannino e dal Vice Salvo Sardisco ,presente all'aula bunker di Palermo per non dimenticare il sacrificio di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta che si sono lasciati assassinare per dare libertà e democrazia a questo nostro Paese.E con la stessa ferrea volontà di non mollare e di levare alta la voce a favore di una cultura di riscatto, Martedi 26 maggio alle ore 11, 00 ci troveremo presso al sala Aldo Moro di MONTECITORIO per riflettere sul tema "Oltre le stragi per una cultura di riscatto: con i giovani per un presente a colori". Al tavolo della presidenza troveranno posto l'On. Mario Caruso, deputato Italo/germanico che ha incoraggiato e voluto questo appuntamento con noi, Elisabetta Baldi moglie del giudice Antonino Caponnetto, l'On. Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario al Ministero della Giustizia, e altri ancora che abbracceranno idealmente tutte le speranze e i progetti culturali a favore di una cultura di Vita che arriveranno dai delegati di diverse città d'Italia-
Crederci è un diritto; impegnarci per rendere a colori questo mondo è un dovere di tutti-