Strage Kenia... troppo silenzio. Perchè?

Ci sono momenti che il silenzio pesa. Ci sono attimi in cui chi predica poi deve passare ai fatti. Ma intorno sento solo tanto silenzio. Queste immagini, alquanto inquietanti, ci spronano a levare la voce non per gridare bensì per chiedere Verità e Giustizia. E' impensabile che nel 2015, mentre si parla di Europa, progresso, globalizzazione, qualcuno in nome di un dio...possa uccidere chi professa una fede...anche Cristiana.
In queste ore, tra i banchi di scuola del "F.Ferrara", studenti di diverse religioni, anche atei e agnostici, stanno mettendo nero su bianco  dando vita e colore a tanti messaggi destinati al Ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini.
Consegneremo la mega busta mercoledi 15 aprile quando varcheremo la grande porta del Ministero e consegnando il plico che contiene "grida di Verità e di Pace", chiederemo di farsi portavoce con l'Ambasciatore del Kenia per far arrivare l'abbraccio di tanti studenti ai familiari dei 146 studenti crivellati, assassinati, uccisi per "odio alla fede".
Ma c'è troppo silenzio...e questo uccide più del piombo e di ogni pallottola.
Come diceva  don Tonino Bello, "Davanti al tribunale di Dio renderemo conto dei nostri Silenzi".
E i silenzi  chiedono "risposte" davanti a Dio...

 

Nicolò Mannino

 

SPALANCA LE PORTE ALLA SPERANZA: E' PASQUA ANCHE PER TE

E' Pasqua. Le campane del cuore riaccendono il pianto della Gioia. 

Chi aveva ucciso quel povero Cristo adesso farà i conti con la sua coscienza. 

Giuda "il traditore" si è impiccato: non ha retto al rimorso di aver venduto e tradito l'amico che "amava". Pietro ha pianto tantissimo per aver rinnegato Colui al quale aveva promesso "io per te darei la vita". 

Al momento della prova la paura fa indietreggiare e tutto ritorna nel silenzio della desolazione. Dio non ragiona così. Lui è l'Amore che annuncia "cieli nuovi e eventi nuovi". La morte è sconfitta e Cristo mette note di libertà nel cuore di chi ha fede. E' Pasqua e l'abbraccio vero, semplice, disinteressato e profondo è indirizzato a te. Si a te che sei parte di un progetto di Vita e di Speranza. 

A te che celebri la Pasqua del Risorto, quella che non conoscerà mai più la fine. Come un vento che spazza via ogni polvere e ridà luce e bellezza a ciò che era destinato a rimanere nel dimenticatoio, così questa Pasqua entri nei luoghi più oscuri della tua anime e spazzi via ciò che ti ha rattristito, portato al ripensamento e al pianto. 

E' Pasqua e lo è pure che te che attendi quella Pace che non conosce tramonto. 

Auguri di cuore.

Nicolò Mannino

  

​Dentro una Fiat 500 della Polizia di Stato, Cristo muore e Resuscita.

Il Golgota si trasferisce in una cinquecento della Polizia di stato e il suo conducente, il comandante della Polizia Stradale di Caltagirone ne diventa testimone  e annunciatore della fede nel Risorto. 

Stiamo Parlando del "cristiano" Emilio Ruggieri da tempo impegnato anche nel Parlamento della Legalità e che coniuga bene professionalità e fede. 

Uomo di grande spirito di servizio e ottimo interlocutore con i giovani, Emilio Ruggieri ha voluto realizzare lo scenario della Passione e morte di Cristo proprio dentro una Fiat 500 della Polizia di Stato, un forte messaggio di speranza  che annuncia la storia  di tanti poveri cristo che spesso muoio per strada vittime di violenza e indifferenza dove anche la resurrezione non è scontata. 

E Emilio il nostro grazie per essere coerentemente Cristiano a tempo pieno ... 

Nicolò Mannino

   

                 

ECCO come GIOVANNI PAOLO II ci esortava ad andare avanti con "fermezza nell'impegno". Parole di un Santo

SONO passati ben dieci anni dalla sua morte e sembra ieri. Eppure chi è
coerentemente ambasciatore di Vita non muore mai. Oggi noi lo ricordiamo con affetto e con la preghiera che viene dal cuore, mentre pongo nelle vostre mani un prezioso dono: la lettera inviataci l'8 settembre del 1994 proprio da Giovanni Paolo II il quale, ricevendone una a firma mia
e dei genitori di Agostino Catalano, capo scorta del giudice Paolo Borsellino, entrambi morti quel 19 luglio del 1992, ci invitava a continuare il cammino intrapreso con fermezza.
Parole che oggi, a distanza di  anni, ci spronano a una riflessione:
Sapere che un Papa/Santo benediceva e incoraggiava il cammino cultuale
intrapreso nel dar vita al Parlamento della Legalità.

Condividiamo questa esortazione e oggi più che mai dobbiamo avere la certezza di saperci accanto Uomini come Giovanni Paolo II che da subito, raccogliendo il pianto dei genitori di Agostino Catalano e il mio appello di "benedire" quanto nasceva...ci permette di non mollare e andare avanti con zelo, impegno, dedizione e determinazione.

fraternamente vostro Nicolò Mannino

   

 

Il Capo della Polizia Alessandro Pansa incoraggia il cammino del Parlamento della Legalità

Dopo i messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del
Presidente del Senato Pietro Grasso, del Presidente della Camera  dei Deputati Laura Boldrini, del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca Stefania Giannini, anche il Capo della Polizia di Stato riconosce la validità dell'aspetto educativo nel "promuovere l'educazione civica e della cultura della legalità, in particolare tra i giovani come solide e necessarie basi del vivere civile all'interno della collettività" del Parlamento della Legalità.
Il messaggio arriva in occasione del conferimento del Premio Memorial Rocco Chinnici consegnato a Palermo alla presenza del figlio del fondatore del pool antimafia, Giovanni Chinnici mentre Caterina  (madrina del Parlamento della Legalità) dal Parlamento Europeo ha fatto pervenire un bellissimo saluto in
video conferenza.
Questi incoraggiamenti -dice Nicolò Mannino-- non sono scontati, anzi ci spronano a fare sempre più il nostro
dovere di cittadini indicando ai giovani una libertà che sa di sacrificio perchè altri con la vita ce l'hanno conquistata. Sapere che lo stato ci è vicino e segue passo passo il nostro cammino ci dà forza e ci aiuta a debellare tutto ciò che sa di pessimismo e di cultura dell'indifferenza certi che la vera rivoluzione inizia sempre da se stessi".

  

San Giuseppe Jato. Ha quattro anni il componente "più giovane" del Parlamento della Legalità- si chiama Matteo Luna. L'ha premiato il Colonnello dei Carabinieri del Gruppo di Monreale Pierluigi Solazzo

Vivace, solare, allegro e molto determinato. Quando gli è stata chiesta l'età lui con estrema disinvoltura ha risposto "mi chiamo Matteo, ho quattro anni e faccio parte del Parlamento della Legalità".

Stiamo parlando del piccolo Matteo Luna il quale da tempo con papà Gianni e mamma Vincenza partecipa a tutti gli appuntamenti culturali del Parlamento della Legalità, movimento apartitico interconfessionale e interreligioso creato da Nicolò Mannino con la collaborazione di Salvo Sardisco.

Matteo, che ha partecipato alla "Festa dell'Amicizia 2015" svoltasi al "Giardino degli Aranci" a Monreale, ha già posato per il manifesto del "Mese della Legalità" tenendo in mano proprio  il logo del Parlamento della Legalità con un sorriso affascinante, bello, disarmante e che viene dal cuore. A prenderlo in braccio e presentarlo ai tantissimi ospiti arrivati da ogni parte della provincia di Palermo, tanta gente semplice che ha sposato gli obiettivi e le finalità del movimento ideato e fondato da Nicolò Mannino, ci ha pensato il Colonnello dei Carabinieri del Gruppo di Monreale Pierluigi Solazzo insieme a Mons. Michele Pennisi Arcivescovo di Monreale e guida Spirituale Nazionale del Parlamento della Legalità. A lui è andata una coppa perchè il piccolo e bellissimo Matteo sa di essere un"Campione della Legalità" e che a quattro anni, grazie a una educazione al rispetto dei veri valori della vita proposti e testimoniati da papà Gianni e mamma Vincenza, si può scegliere già di far parte di un movimento culturale di pensiero dove i piccoli hanno a pieno titolo diritto di parola.
Gli applausi per Matteo non sono mancati e lui si è lasciato abbracciare, baciare, stringere al cuore di tanti che credono nel cammino culturale del Parlamento della Legalità dove l'unico obiettivo e scopo è quello di "sensibilizzare il cuore di ogni cittadino a vivere a favore di una cittadinanza attiva potenziando le proprie qualità naturali e dando il meglio e il massimo di sè per una cultura della Vita".
Commossi e felici i genitori del bellissimo Matteo. Mamma Vincenza a microfoni spenti dice: "Sono fiera di Matteo che si sente parte viva del nostro Parlamento della Legalità -e poi precisa- si è visto fotografato nel manifesto grande che troneggia all'incrocio tra San Giuseppe Jato e San Cipirello e sorridendo ha detto "Mamma guarda sono vicino a Nicola...". Papà Gianni è silenzioso e non fa trapelare nessuna emozione, ma i suoi occhi luccicano di un sentimento che va oltre ogni aspettativa e sorride col cuore...con lo stesso che oggi lo vede papà di un campione...Campione del Parlamento della Legalità.
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A Montecitorio per dire NO al Terrorismo e tutte le mafie in Europa

Salvo Sardisco ha proprio fatto un ottimo lavoro insieme al Segretario Nazionale del Parlamento della Legalità: entrambi hanno guidato la delegazione presso la sala stampa di Montecitorio dove si è svolta una interessante riflessione sul tema "Educare alla legalità e cittadinanza attiva contro il terrorismo e tutte le mafia in Europa".

Ad accogliere le decine di giovani e personalità ci ha pensato Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità, l'On. Fucsia Nissoli, deputato Italo - Americana  insieme al Questore della Camera dei deputati Stefano Dambruoso magistrato noto per il suo impegno contro il terrorismo in chiave internazionale e coordinatore culturale del Parlamento della Legalità in Lombardia.

Accanto a loro il professore Carlo Pacella, Presidente della Cooperativa Studi parlamentari e Ricerche Sociali,e l'avv Antonio Boccia docente di "diritto del lavoro" all'Università dell'Albania.
"Occorre riflettere e cooperare insieme affinchè l'educazione alla legalità non smetta mai di interessare la vita di ogni giovane e di ogni cittadino che crede in una cultura di riscatto- ha sottolineato Nicolò Mannino. Insieme possiamo tanto".
Parole di elogio al cammino culturale svolto dal Parlamento della Legalità sono state poi espresse dal Questore della Camera  dei Deputati Stefano Dambruoso che ha marcato come la politica in questi anni sta facendo ilsuo compito di servire e coordinare le aspettative del cittadino senza mai fare di tutta l'erba un fascio.
L'On. Fucsia Nissoli ha dato l'arrivederci a New York al Parlamento della Legalità omaggiando una statuetta della Libertà, famoso monumento americano, mentre il professore Pacella ricordava l'urgenza di educare alla vita e di non mollare mai quando si tratta di vedere la storia con gli occhi dei giovani.
Salvo Sardisco e il Presidente del Parlamento della Legalità hanno poi consegnato ai partecipanti arrivati da Valmorea (Como) da Roma, Palermo, Catania, gli attestati di riconoscimento e partecipazione con la certezza di un arrivederci per continuare il cammino intrapreso a fianco di tanti giovani che dall'IISS. "Francesco Ferrara " ( sede del Parlamento della Legalità Multietnico) hanno portato la splendida rivista del "Ferrarino " per omaggiarla proprio a Montecitorio facendo sentire quel "fresco profumo di Libertà" che arriva dai banchi di scuola del capoluogo siciliano.
Durante la manifestazione un Grazie di cuore è stato manifestato a Irma Missaglia e Nicola Liboni per quanto fanno ogni giorno presso la Comunità SIM-PATIA , tre giovani provati dal dolore dove però le "briciole di Vita " diventano- grazie a loro- inno di speranza e di gioia.

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E FESTA FU'. AL COLONNELLO DEI CARABINIERI DI MONREALE IL PREMIO CULTURALE "AMICO DELL'ANNO 2015"

Tanti giovani, semplici cittadini arrivati da diversi Comuni della provincia palermitana hanno risposto con entusiasmo all'invito dei componenti del Parlamento della Legalità capitanato da Nicolò Mannino e Salvo Sardisco.

 Una vera festa al "Giardino degli Aranci" , un inno alla Speranza , un comune impegno per svegliare la primavera nel cuore di chi crede in una cultura di libertà da ogni sub cultura che sa di violenza e di indifferenza.
 Accanto al Parlamento della Legalità Mons. Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale e Guida spirituale nazionale del movimento che oggi recluta tantissimi giovani da diverse parti d'Italia e che spesso trova accoglienza nei palazzi del Governo.
 Con Mons. Pennisi anche il Colonnello dei Carabinieri Pierluigi Solazzo che ha ricevuto il Premio Culturale "Amico dell'Anno 2015".

L'antimafia dei fatti che sconfigge quella parolaia. Voi siete quella vera- a firma di Alfredo Morvillo e Giovanni Chinnici

"Voi del Parlamento della Legalità siete credibili perchè manifestate fatti e dite da quale parte state con la cultura e l'azione. Difendete la libertà, perchè qualcuno per voi l'ha conquistata con la vita. Dite no alle raccomandazioni e alle scorciatoie. Rimanete liberi". 

E' questa la sintesi dei "consigli" a braccio dati da Giovanni Chinnici figlio del fondatore del pool antimafia Rocco Chinnici e dal Procuratore della Repubblica Alfredo Morvillo fratello di Francesca morta con Giovanni Falcone nella strage di Capaci.

Da Bruxelles Caterina Chinnici ha registrato un video messaggio proiettato in un'aula magna del Ferrara colma di giovani che attenti hanno applaudito e fatto tesoro delle riflessioni. Parole di apprezzamento e di riconoscimento all'operato del prof. Nicolò Mannino, organizzatore della Settimana della Legalità il quale ha aperto la convocazione dando lettura del messaggio pervenuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, dal Presidente del Senato Pietro Grasso, dal Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini.
"La mentalità mafiosa - ha detto Nicolò Mannino- si distrugge solo aprendo cuore e mente alla Vita, provando così a essere testimoni credibili di una pagina di storia che sa di riscatto".
Adesso ci si prepara per incontrare il Ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini e alla visita a Palazzo Chigi dove il Parlamento della Legalità si prepara a diventare "Internazionale".