"Insieme per una cultura della Vita, nell'Avvento della Rinascita ": è questo il tema sul quale si rifletterà Giovedi 12 Gennaio a partire dalle ore 10 alla Sala Consiliare del Comune di Palermo per ricordare tutti i bambini vittime della violenza e in modo particolare il piccolo Giuseppe Di Matteo. L'appuntamento coordinato da Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco, fondatori del Parlamento della Legalità Internazionale vedrà la partecipazione della senatrice Simona Vicari, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture, Trasporti e Navigazioni e il Generale Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa entrambi sostenitori e collaboratori in casa Parlamento della Legalità Internazionale... A questo appuntamento culturale parteciperanno diversi studenti e dirigenti scolastici del capoluogo e dei paesi della provincia di palermo che da tempo aderiscono al cammino culturale del Parlamento della Legalità Internazionale
Palermo 10 Gennaio 2017 - Ricorre l’Anniversario dell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, prima sequestrato poi ucciso e sciolto nell’acido dai carnefici di “cosa loro”. Da subito, il prof. anti-mafia Nicolò Mannino e il Centro Culturale "Padre Nostro" (voluto dal Don Pino Puglisi) si sono voluti incontrare, per ricordare insieme, uniti nella preghiera, tutti i bambini le cui voci non hanno potuto essere ascoltate. Insieme a lui verrà ricordata anche la piccola Yara Gambirasio oltre a tutti i bambini vittime innocenti della violenza, delle guerre, della mafia, della camorra e degli adulti che molto spesso guardano con distanza i bambini, dall'alto al basso, non considerandoli quasi persone così come lo siamo tutti.
La voce del piccolo Giuseppe Di Matteo sarà ricordata mercoledì 11 con una Santa Messa intorno alla quale il Centro Culturale “Padre Nostro” e il Parlamento della Legalità Internazionale e Multietnico si stringeranno attorno a mamma Franca. “E’ il desiderio di mamma Franca – dice Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale – la quale ha espresso solo questo desiderio, ricordare e pregare per Giuseppe che oggi è un angelo in paradiso”.
Franca Castellese e Nicolò Mannino prima di raggiungere il luogo dove sarà celebrata la Santa Messa si recheranno in Piazza Anita Garibaldi dove è stato ucciso il Beato Pino Puglisi per posare un fiore sul luogo dell’agguato.
Insieme al piccolo Giuseppe, sarà ricordata anche la tredicenne di Brembate di Sopra (BG), scomparsa la sera del 26 Novembre 2010 dopo aver lasciato da sola il Centro Sportivo dove si allena in ginnastica ritmica e ritrovata priva di vita il 26 Febbraio 2011. Un omicidio, il suo, che ci fa riflettere sul limite entro il quale può spingersi un uomo per fare del male ad una povera creatura innocente.
Giovedì dodici Gennaio, invece, alle ore dieci la manifestazione si sposta alla Sala Consiliare del Comune di Palermo dove studenti di diverse scuole del capoluogo siciliano e anche da Cerda (vicino Cefalù) e Bagheria, che da tempo hanno aderito al Parlamento della Legalità Internazionale presenteranno il loro “Parlamento della Legalità Studentesco” e nel nome di Giuseppe Di Matteo insedieranno l’Ambasciata del dialogo, quella della fratellanza, quella della pace e infine l’Ambasciata della musica.
“Insieme per una Cultura della Vita… nell’Avvento della Rinascita”: è questo il tema culturale sul quale rifletteremo - dice il prof. Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale - rimarremo in silenzio ma con un urlo di Verità e Giustizia per non dimenticare il sacrificio del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito – sequestrato, strozzato e sciolto nell’acido.
Insieme a chiunque vorrà partecipare, il Parlamento della Legalità Internazionale vuol dare voce alla sua “voce di bambino” che implorava i suoi carnefici “Non mi fate del male”. Loro l’hanno sciolto nell’acido e oggi qualcuno prova a sciogliere nel baratro della demagogia le speranze, i sogni e le aspettative di chi a scuola partecipa a mille iniziative sul tema della legalità e poi si trova a dover battersi per un pezzo di pane. Nicolò Mannino con gli studenti, con il mondo scuola non solo, il 12 gennaio sarà alla Sala Consiliare del Comune di Palermo (ore 10.00) per dire a Giuseppe e a tutte le vittime della violenza “Non siete morti invano, ci avete solo detto che c’è ancora speranza e futuro, che i sogni non hanno prezzo e la legalità non si inchina a nessun compromesso”.
A questa iniziativa hanno confermato la loro presenza (proprio perché sono collaboratori e sostenitori del Parlamento della Legalità Internazionale) la Senatrice Simona Vicari, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti, il Generale Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa. Mondo Istituzionale e realtà scolastica si ritrovano ancora una volta insieme per non abbassare la guardia e credere che la parola chiave che sa di sviluppo e crescita di un Paese è "Giustizia, Legalità e Cittadinanza attiva".
“Un grazie di cuore desideriamo indirizzarlo – dice Salvatore Sardisco, vice presidente del Parlamento della Legalità Internazionale – al Sindaco Leoluca Orlando e al Presidente del Consiglio Comunale di Palermo Salvatore Orlando per aver accolto il nostro invito a venire qui, a Palazzo delle Aquile per proporre un messaggio di speranza e di bellezza che ha le sue origini nel mondo scuola”.
“Solo così – sottolinea Nicolò Mannino – possiamo sperare in una rivoluzione pacifica e costruttiva permettendo al fresco profumo di libertà di prendere il sopravvento al puzzo del compromesso e della violenza. Ormai i nostri studenti lo sanno che mafia vuol dire morte e schiavitù e noi a questo gioco non ci stiamo. Al piccolo Giuseppe e alla piccola Yara e a tutti i bambini vittime della violenza va il nostro abbraccio, il nostro ricordo e la nostra preghiera”.
Palermo 8 Gennaio 2017 - Ricordando la voce di Giuseppe e le speranze dei piccoli vittime della violenza. «Il nuovo anno si apre con un segno forte che grida “speranza e giustizia” dinnanzi al cospetto di Dio: l’Anniversario dell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, prima sequestrato poi ucciso e sciolto nell’acido dai carnefici di “cosa loro”, e in lui ricordare tutti i bambini vittime della violenza a vario titolo, dalle guerre, alla mafia, alla camorra e di tutto ciò che sa di odio e di vendetta. Il Centro Culturale “Padre Nostro” (voluto dal Don Pino Puglisi) e il Parlamento della Legalità Internazionale e Multietnico hanno stretto insieme le loro braccia e hanno dato voce a chi voce non ne ha più. Mercoledì 11 Gennaio, proprio il giorno in cui molti anni fa veniva sciolto nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, ci si ritroverà tutti intorno a un altare per celebrare la Santa Messa. “E’ il desiderio di mamma Franca - dice Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale - la quale ha espresso solo questo desiderio, ricordare e pregare per Giuseppe che oggi è un angelo in paradiso”. Maurizio Artale e tutto lo staff del Centro “Padre Nostro”, realtà voluta fortemente da Don Pino Puglisi (anche lui ucciso dalla mafia il giorno del suo 56esimo compleanno) ha pensato bene di invitare quanti da anni fanno un percorso culturale per dire “NO” a ogni forma di silenzio e omertà. Franca Castellese e Nicolò Mannino prima di raggiungere il luogo dove sarà celebrata la Santa Messa si recheranno in Piazza Anita Garibaldi dove è stato ucciso il Beato Pino Puglisi per posare un fiore sul luogo dell’agguato. Giovedì dodici gennaio alle ore dieci la manifestazione si sposta alla Sala Consiliare del Comune di Palermo dove studenti di diverse scuole del capoluogo siciliano e anche da Cerda (vicino Cefalù) e Bagheria, che da tempo hanno aderito al Parlamento della Legalità Internazionale presenteranno il loro “Parlamento della Legalità Studentesco” e nel nome di Giuseppe Di Matteo insedieranno l’Ambasciata del dialogo, quella della fratellanza, quella della pace e infine l’Ambasciata della musica. “Un grazie di cuore desideriamo indirizzarlo - dice Salvatore Sardisco, vice presidente del Parlamento della Legalità Internazionale - al Sindaco Leoluca Orlando e al Presidente del Consiglio Comunale di Palermo Salvatore Orlando per aver accolto il nostro invito a venire qui, a Palazzo delle Aquile per proporre un messaggio di speranza e di bellezza che ha le sue origini nel mondo scuola”. A questa iniziativa hanno confermato la loro presenza (proprio perché sono collaboratori e sostenitori del Parlamento della Legalità Internazionale) la Senatrice Simona Vicari, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti, il Generale Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa. Mondo Istituzionale e realtà scolastica si ritrovano ancora una volta insieme per non abbassare la guardia e credere che la parola chiave che sa di sviluppo e crescita di un Paese è “Giustizia, Legalità e Cittadinanza attiva “. “Solo così - sottolinea Nicolò Mannino - possiamo sperare in una rivoluzione pacifica e costruttiva permettendo al fresco profumo di libertà di prendere il sopravvento al puzzo del compromesso e della violenza. Ormai i nostri studenti lo sanno che mafia vuol dire morte e schiavitù e noi a questo gioco non ci stiamo”. A Giuseppe e a tutti i bambini vittime della violenza va il nostro abbraccio, il nostro ricordo e la nostra preghiera».
Carissimi amici/che della splendida città di Massafra: GRAZIE.
Il primo abbraccio va a tutto il direttivo del Parlamento della Legalità Internazionale che ha coordinato e ben organizzato l'insediamento dell'Ambasciata della Misericordia e del Perdono nella realtà ecclesiale del Sacro Cuore.
Una grande emozione, una di quelle col nodo in gola quando Don Michele Bianco (che ringrazio di cuore) mi ha chiesto di rivolgere un saluto all'assemblea riunita in chiesa il pomeriggio del 4 gennaio. Dinnanzi a un fiume in piena di presenze ho solo detto quello che il cuore ha dettato, forte che le mie parole arrivavano dopo che la maggior parte aveva ricevuto Gesù Eucaristia. Lo ricordo e lo ripeto "Amarsi è il comandamento di chi crede nella forza travolgente della Vita che è dono, bellezza. Siamo chiamati alla Speranza e ad essere Ambasciatori di Perdono e Misericordia.
Vorrei ringraziare tutti, da Don Michele a tutti voi che avete permesso che iniziassimo questa avventura culturale ricca di entusiasmo e di tante cose vere. Permettetemi un grazie di cuore al grande amico Antonio Cerbino per aver realizzato un sogno che nutrivo da anni e cioè quello di andare a pregare sulla tomba di Don Tonino Bello. Momento ricco di silenzio e di raccoglimento. Che emozione, che gioia...
Carissimi grazie per l'affetto e l'ascolto per essere pronti ad agire a favore di una cultura di fraternità e di solidarietà, di pace e di legalità. Il vostro sguardo sia rivolto sempre in alto e le braccia aperte verso i poveri più poveri. Seminate ottimismo e entusiasmate la gente con cose semplici che sanno di autenticità. Rimanete UNITI nel volervi bene e nell'essere concordi nell'organizzare eventi costruttivi e sempre votati al bene della collettività. Guardate con tenerezza i bambini e gli studenti: sono loro che rivoluzioneranno il cuore dei grandi, di quelli ormai rassegnati e privi di slanci di fede. Alimentate la preghiera e create sempre occasioni per stare insieme in semplicità di cuore.
A tutti un abbraccio e continuiamo a credere in un mondo più vero e più bello. Non molliamo mai... è in gioco la vita e il presente di molti che attendono gente che non si arrenda e crede che "nessuna notte sarà così lunga da impedire al giorno di ritornare".
Palermo 25 Dicembre 2016 - Sala Consiliare del Comune di Palermo: per ricordare il piccolo Giuseppe Di Matteo.
“Insieme per una Cultura della Vita... nell’Avvento della Rinascita”: è questo il tema culturale sul quale rifletteremo il prossimo 12 gennaio a partire dalle ore 10.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Palermo, data che ci vedrà in silenzio ma con un urlo di Verità e Giustizia per non dimenticare il sacrificio del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito - sequestrato, strozzato e sciolto nell’acido. Era l’11 gennaio di tanti anni fa... noi lo ricorderemo il 12 gennaio nel cuore di Palermo, con studenti, dirigenti scolastici, uomini e donne della società civile che non vogliono dimenticare il sangue innocente che ha macchiato il futuro di tanti bambini e giovani spesso soli e demotivati dagli esempi di corruzione e di indifferenza che arrivano dai “grandi”. Il 12 gennaio sarà una manifestazione per ricordare Giuseppe e dare voce alla sua voce di “bambino” che implorava i suoi carnefici “Non mi fate del male”. Loro l’hanno sciolto nell’acido e oggi qualcuno prova a sciogliere nel baratro della demagogia le speranze, i sogni e le aspettative di chi a scuola partecipa a mille iniziative sul tema della legalità e poi si trova a dover battersi per un pezzo di pane. Noi con gli studenti, con il mondo scuola non solo, il 12 gennaio saremo alla Sala Consiliare del Comune di Palermo (ore 10.00) per dire a Giuseppe e a tutte le vittime della violenza “Non siete morti invano, ci avete solo detto che c’è ancora speranza e futuro, che i sogni non hanno prezzo e la legalità non si inchina a nessun compromesso”. Noi ci saremo e saremo pure tanti. SE VUOI partecipa con noi, sentiti parte viva di questo appuntamento e porta con te un messaggio di speranza e di bellezza da condividere con chi attende un anno migliore, un mondo più vero. Un fraterno saluto.
Prof. Nicolò Mannino Presidente Parlamento della Legalità Internazionale
Massafra, 5 gennaio 2017 - Un grande successo ha riscontrato ieri da parte della popolazione massafrese l'evento inaugurale dell'associazione anti-mafia "Parlamento della Legalità Internazionale" fondata dal professor Nicolò Mannino, siciliano. L'evento ha preso il via alle 18.00 con la funzione eucaristica serale presso la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Massafra (Ta).
Il merito dell'inaspettato successo va soprattutto al discorso di presentazione che Don Michele Bianco, parroco della chiesa, ha concesso di tenere a Mannino poco prima della conclusione della Santa Messa, che ha emozionato ed incuriosito i presenti.
I fedeli, che gremivano in massa la chiesa per la funzione serale in suffragio di un giovane massafrese prematuramente scomparso, sono stati rapiti dalle parole di amore e speranza quasi urlate all'ambone dal prof. anti-mafia. Parole che con la loro cruda verità hanno riempito l'aula San Paolo nella quale la manifestazione si è poi trasferita per lo scoprimento della targa commemorativa.
"Il cristiano è un'uomo gioioso! Un uomo cambiato! Un uomo che può essere tradito. Tradito dagli amici, dai parenti, da estranei, da persone a cui vuole bene. Un uomo che può essere ammazzato. Un uomo, che come Don Pino Puglisi, con una pistola alla tempia dice come un agnello mansueto condotto al macello: Me l'aspettavo...
Un uomo che però è risorto con Cristo nella Pasqua della Vita Eterna! E che non ha paura di dire e testimoniare la perità! anche a costo della propria vita."
Questo il messagio di Nicolò Mannino, ieri, all'inaugurazione dell'Ambasciata della Misericordia e del Perdono, che poi è proseguito in una lunga ed emozionante testimonianza.
Presente all'evento anche Martino Tamburrano, presidente della Provincia di Taranto e il luogotenente Antonio Petrocca Comandante di stazione dei Carabinieri di Massafra.
"Non fatevi trarre in inganno dalla parola "parlamento". Se qualcuno pensa che il Parlamento della Legalità Internazionale sia un movimento politico si sbaglia. E ci dispiacerebbe che qualcuno potesse fare un errore così grave. Questo, a cui noi stiamo dando vita per la prima volta qui in Puglia, è un movimento culturale, un movimento "di pensiero", e di pensiero positivo inteso come un umile servizio verso gli ultimi. Come diceva anche Don Tonino Bello "Audiant et laetentur", ossia "Ascoltino gli umili e si rallegrino". Questo è il fulcro del cammino culturale del Parlamento della Legalità. Mettere in pratica la parabola dei talenti, sapersi mettere in gioco con umiltà a servizio della collettività per regalare a tutti una società più onesta e giusta, una società dove non si abbia paura di mettere in pratica i valori del Vangelo e della Costituzione Italiana! Una società che non abbia paura di dire il suo NO alle mafie e alla corruzione."
In seguito il presidente del Parlamento della Legalità ha ringraziato pubblicamente tutti coloro che da subito hanno voluto a Massafra la prima Ambasciata citando pubblicamente Alessio Surano, Pietro Dragone e Antonio Cerbino. Ma anche chi in questi ultimi mesi ha partecipato e contribuito a rendere realtà questo importante traguardo: Nino Surano, Stanislao Stefano Desiati, Salvatore Giordano, Sonia Festa, Salvatore Acquaro e Valentina Pugliese. Ed infine l'ultimo grande ringraziamento di cuore fatto da tutto il Parlamento della Legalità Internazionale a Don Michele Bianco che si ha da subito offerto la propria disponibilità e senza il quale questo progetto non avrebbe potuto trovare una realizzazione fisica.
Oggi accompagnato dal sindaco del Comune di Alessano l'avv. Francesca Torsello e dal Presidente della Fondazione Don Tonino Bello, il dott. Giancarlo Piccinni. Siamo stati a pregare sulla tomba di Don Tonino Bello. Con noi Antonio Cerbino coordinatore regionale del Parlamento della Legalita Internazionale per la regione Puglia. Emozione grande e tanta commozione. Momento singolare la visita alla casa natale e al convento francescano dove don tonino bello si ritirava in preghiera.
Massafra - Il prossimo quattro Gennaio verrà inaugurata a Massafra (TA) la prima Ambasciata dell' associazione anti-mafia "Parlamento della Legalità Internazionale" in Puglia.
L'evento, al quale parteciperà direttamente Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, partirà con la funzione eucaristica serale presieduta da da don Michele Bianco, parroco del Sacro Cuore di Gesù di Massafra. Dopo la Santa Messa, verrà scoperta la targa commemorativa affissa in chiesa che riporterà i nomi di coloro i quali si sono impegnati e si impegneranno per le finalità promosse dall'associazione sul territorio Pugliese.
L'Ambasciata della Misericordia e del Perdono nasce a Massafra, e in particolar modo nella sede fisica della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, dando seguito alla volontà, dichiarata durante la conferenza tenuta a Massafra lo scorso 18 Luglio per commemorare il giudice Borsellino e gli uomini della sua scorta, di partire dunque da queste due grandi parole per andare incontro alle necessità delle persone.
Inutile sottolineare, come già ripetuto molte volte, l'origine di questa ispirazione: il grande Giubileo della Misericordia istituito per l'anno 2016 da Papa Francesco.
"Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza." (Papa Francesco, Misericordiae Vultus, 10)
Ed è la forza di questa speranza, frutto del perdono, che il Parlamento della Legalità Internazionale si propone di trasmettere ai più piccoli, agli ultimi, agli emarginati, a chi è nel bisogno spirituale e materiale. Numerose si prevedono le iniziative che verranno intraprese del direttivo regionale con le scuole che aderiranno ai valori di legalità e solidarietà promossi dall'associazione.
Ricordando la figura di Borsellino e Falcone e meditando sul loro martirio non possiamo fare a meno di riflettere sull'inadeguatezza della violenza come strumento di risposta ai soprusi sociali. Quale miglior risposta al pensiero e all'azione mafiosa, se non il perseverare con integrità morale nel proprio lavoro? Quello di ogni giorno. Il lavoro di ognuno di noi. Il lavoro che conferisce onore e nobiltà a ciascun uomo che con fierezza si guadagna lecitamente il pane. Ma sappiamo anche che non è così. Almeno, non sempre. Ma è proprio con la forza della Misericordia di Dio che possiamo proseguire nel cammino della vita senza cedere ai ricatti e alla corruzione.
Il Parlamento della Legalità Internazionale è stato, da sempre legato e vicino alla Chiesa Cattolica ed è per questo che prima del grande giorno abbiamo voluto intervistare Don Michele Bianco che ci ha gentilmente concesso un pò del suo prezioso tempo.
P.D.: Cosa l'ha convinta a dare vita a questa ambasciata in una struttura ecclesiale?
M.B.: La Chiesa da sempre è stata molto importante nell'opara di sensibilizzazione nella lotta anti-mafia, da San Giovanni Paolo II a Don Pino Puglisi, negli ultimi trent'anni in molti si sono adoperati per combattere in prima persona la mafia e per salvare tanti giovani dalle grinfie della criminalità organizzata.
P.D.: Cosa ne pensa del cammino culturale del Parlamento della Legalità Internazionale?
M.B.: Ho da subito pensato che fosse un movimento molto importante. Forse al momento un pò debole per consensi. Ecco, penso che sia come un alberello, che crescerà sempre di più se tutti noi ci impegneremo a dare il nostro contributo.
P.D.: Che ricordo ha dell'incontro dello scorso 18 Luglio tenuto proprio presso la vostra parrocchia per commemorare la figura di Borsellino e degli uomini della sua scorta?
M.B.: E' stato un incontro molto sentito dalla cittadinanza, dimostrato dalla partecipazione, e molto positivo. Mi ha impressionato molto il racconto e le storie raccontate dal prof. Nicolò Mannino. Storie ed episodi veri, cruenti. Molte volte, della mafia, una cosa è parlarne per sentito dire, ed un'altra è ascoltare cos'ha da dire chi le ha vissute sulla propria pelle.
P.D.: Che ruolo vuole dare a questa Ambasciata della Misericordia e del Perdono?
M.B.: Sicuramente un ruolo molto importante, di primo piano. Sono convinto e fiducioso che il Parlamento della Legalità Internazionale si adatterà molto bene al territorio. Mi colpì molto come tempo fa Riina volesse ristabilire i vecchi sistemi criminali della mafia a Corleone e come a distanza di ventitre anni dal suo arresto i cittadini abbiano avuto la forza di ribellarsi impedendo di fatto che gli intenti criminosi andassero in porto. Oggi la mafia e i sistemi mafiosi sono molto radicati anche da noi, in Puglia. Le nostre città sono piene di corruzione. I giovani sono sempre più attratti dal facile guadagno e molte volte non è facile "toglierli dalla strada". E' una situazione non facile, ma bisogna combattere. Questa è una lotta che dura tutta la vita!
P.D.: Chi è per te Nicolò Mannino?
M.B.: Uomo coraggioso! E' un piccolo seme di speranza che è germogliato in una terra ferita dall'artiglio sanguinario della mafia. Un uomo coraggioso che va seguito. Una voce, che pian piano è divenuta un coro. Noi vogliamo combattere con lui! Oggi più che mai abbiamo bisogno di esempi da seguire, e Nicolò è per tutti noi quell'esempio. Lui sarà, con il coraggio e la voglia fare che lo contraddistingue, la nostra bandiera.
P.D.: Cosa augura a chi aderisce al Parlamento della Legalità Internazionale e a chi vuole crescere in questa Ambasciata?
M.B.: Auguro che questa realtà coinvolga in maniera attiva i giovani, come diceva anche il Papa a conclusione del Te Deum di ringraziamento il 31 Dicembre. Voglio che i giovani partecipino in prima linea per combattere culturalmente la mafia e soprattutto per poter costruire il proprio futuro nella propria terra, senza dover scappare. Auguro un futuro nuovo di speranza che comincerà da qui.
Cari amici / che del Parlamento della Legalità Internazionale , con profonda
gioio e commozione pongo nelle vostr mani e nel vostro cuore la lettera di UN
SANTO che dopo aver saputo di noi, del dolore di una terra martoriata dalla
mafia, documentato e informato di chi siamoe che facciamo, prende carta e penna
e "Ci esorta a proseguire con fermezza nell'impegno..."
Una lettera, un appello, un abbraccio di "Padre " che ci narra la bellezza
del Kerigma Pasquale nella quotidianità con un occhio a Dio e uno al povero.Con
affetto e commozione consegno un prezioso dono: la lettera inviataci l'8
settembre del 1994 proprio da Giovanni Paolo II il quale, ricevendone una a
firma mia e dei genitori di Agostino Catalano, capo scorta del giudice Paolo
Borsellino entrambi morti quel 19 luglio del 1992, ci invitava a continuare l
cammino intrapreso con fermezza .Parole "vive " che oggi, a distanza di anni ,
ci spronano a una riflessione: Sapere che un Papa/Santo benediceva e
incoraggiava il cammino cultuale intrapreso nel dar vita al Parlamento della
Legalità oggi Internazionale .-Condividiamo questa esortazione e oggi più che
mai dobbiamo avere la certezza di saperci accanto Uomini come Giovanni Paolo II
che da subito, raccogliendo il pianto dei genitori di Agostino Catalano e il
mio appello di "benedire " quanto nasceva...ci permette di non mollare e andare
avanti con zelo, impegno, dedizione e
determinazione
fraternamente vostro Nicolò Mannino[embeddoc url="https://www.parlamentodellalegalita.it/wp-content/uploads/2017/01/lettera-del-papa-.pdf" download="all"]
Palermo 30 Dicembre 2016 - Assicurato il lavoro per i 519 lavoratori: Mannino-Vicari-Alfano: “Ha vinto la politica del servizio”. «“Ebbene sì... possiamo fare un respiro di sollievo, comunichiamo subito ai 519 papà e mamme delle cooperative di Palermo che il Consiglio dei Ministri ha inserito il progetto da finanziare nelle mille proroghe”. Chi parla con un inconfondibile entusiasmo che ha squarciato il velo del dubbio, è Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale che in stretto dialogo con la Senatrice Simona Vicari ha fatto suo e di tutto il movimento, il pianto, la disperazione, il grido di: “Lavoro, Lavoro” di tanti che hanno trascorso un Natale nell’angoscia della disoccupazione. Nicolò Mannino non ha Dubbi “Simona Vicari è una grande donna, una di quelle che non si serve della politica, ma serve il cittadino in un’autentica politica di servizio. Dobbiamo molto, tutto a lei - dice Nicolò Mannino - che da settimane aveva già avviato un tavolo di lavoro nella capitale per garantire la continuità del lavoro ai 519 lavoratori.
Non è stato facile ma alla fine la richiesta dei cittadini palermitani che per giorni hanno bussato alla porta della Prefettura di Palermo incontrando prima il Prefetto e poi il Direttore Regionale del mondo Scuola. Loro, i lavoratori, hanno incassato l’abbraccio e il pezzo di pane dal Governo in carica”. Carattere forte, donna di polso, politico serio, amabile e umile di carattere, cosi Nicolò Mannino presenta alla gente Simona Vicari, riconfermata anche nel Governo Gentiloni, Sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico.
“Sono stati giorni non facili - dichiara Nicolò Mannino - e qui ho notato la caparbietà e la forza di una grande donna che, da vera figlia di questa terra martoriata che è la Sicilia, ha fatto sue le aspettative di tanti uomini e donne che nelle scuole del capoluogo svolgono un lavoro importante: collaboratori dei dirigenti scolastici nelle varie mansioni che il mondo scuola richiede. Sia Nicolò, ma ancor più Simona Vicari il plauso “di cuore” lo indirizzano al Ministro degli Esteri Angelino Alfano che poi è stato il Ministro che al tavolo dei colleghi di governo ha portato il malloppo di documenti chiedendo in modo inequivocabile che i 519 lavoratori di Palermo, iscritti nelle quattro cooperative, non dovevano essere abbandonati, anzi prossimamente stabilizzati. Angelino Alfano ha fatto suo il grido e il pianto di tanta gente. Ebbene sì, piaccia o no, sta simpatico o no, sta di fatto che “i fatti” parlano chiaro. Nessuno dei 519 papà e mamme del capoluogo non andranno in mezzo a una strada. Dal 9 gennaio ritorneranno a scuola, a lavorare, con la serenità di portare a casa un pezzo di pane.
“Con gli articoli precedenti tante mamme - dice Nicolò Mannino - hanno telefonato, ringraziando in lacrime e sperando che nessuno venisse licenziato. Ho abbracciato idealmente ognuno dei 519 lavoratori in modo disinteressato e con grande affetto, e oggi gioisco con loro insieme a Simona Vicari e Angelino Alfano”. La notizia che nessuno andrà a casa ha fatto subito il giro tra telefonate, sms, video di entusiasmo, tantissima gioia che è riuscita in un attimo a spazzare via quel velo di tristezza e portare via quella lacrima di delusione e angoscia.
Simona Vicari dirà a Nicolò Mannino più tardi: “Non è stato facile, il Ministro Alfano è stato un grande”. Adesso sosta, ma solo per poco, poiché da tutti si concorda di passare alla stabilizzazione dei 519 operatori scolastici. Adesso si deve evitare un altro appuntamento, un ulteriore blocco stradale quando nello scadere del contratto si ritornerà a urlare lavoro, occupazione, stabilizzazione. Intanto ci si augura un buon anno e Nicolò Mannino annuncia un prossimo brindisi di auguri con tutti i lavoratori delle cooperative per salutare con gioia il nuovo anno e credere in quei politici che servono la collettività, la gente semplice e buona, i cittadini, perché il pezzo di pane non ha tessera di partito non richiede voti ma solo far bene la “missione” di politico cercando di trovare soluzioni ai problemi di chi crede in una cultura di sviluppo e di rispetto della dignità dell’uomo. E vivere questo in Sicilia non è cosa da poco. Intanto il Parlamento della Legalità Internazionale indirizza a Vicari e Alfano un plauso e un grazie di cuore indicando che i cittadini aiutati oggi non dimenticheranno mai chi ha creduto in loro e sapranno dire grazie anche in una cabina elettorale. “E su questo - conclude Nicolò Mannino - non ci piove”. E ora si pensi a brindare. Auguri. Abbiamo vinto una battaglia ma non dimentichiamo la guerra della Stabilizzazione».
Da anni Nicolò Mannino - Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale - è vicino - in modo discreto e affettuoso - alla famiglia di Giuseppe Di Matteo, il piccolo di Altofonte rapito, sequestrato, ucciso dopo 779 giorni di prigionia e poi sciolto nell'acido dai carnefici della criminalità organizzata. Dal giorno dell'accaduto (era l'11 gennaio quando quei "mostri" come li definisce mamma Franca, uccisero il suo Giuseppe) ogni anno si ricorda il sacrificio di questo bambino innocente, vittima solo di aver pagato un conto che non gli apparteneva. Santino Di Matteo, padre del piccolo Giuseppe , anni fa in occasione di un Concorso culturale dedicato proprio al "bambino che sognava i cavalli" ha indirizzato una lettera a Nicolò Mannino dove metteva nero su bianco il suo voler chiedere perdono a tutti quelli che aveva fatto del male , compreso Giuseppe. Lettera che ha toccato i cuori...che ha scosso ma che non ha restituito indietro il bambino di Altofonte. Nicolò Mannino e Franca Castellese, da anni partecipano alle conferenze per non dimenticare il sacrificio del Bambino di cui non si hanno nemmeno i resti di un corpo umiliato dai carnefici della mafia. Giorno 11 e 12 gennaio, proprio in ricorrenza dell'accaduto il Parlamento della Legalità Internazionale e il centro Culturale "Padre Nostro ", magistralmente guidato da Maurizio Artale che ha preso in eredità l'impegno di "riscatto " voluto da Padre Puglisi nel quartiere di Brancaccio, insieme ridaranno voce e solarità al sorriso e alla bellezza di Giuseppe DI Matteo. "Mercoledi 11 Gennaio- dice Nicolò Mannino - con mamma Franca parteciperemo alla celebrazione della S. Messa in suffragio di Giuseppe e di tutti i bambini vittime della violenza , mentre Giovedi 12 gennaio alle ore 12 saremo presso la sala consiliare del Comune di Palermo per ricordare proprio nel cuore del Capoluogo siciliano il sacrificio del piccolo. "Caro Giuseppe- scrive Nicolò Mannino, in una lettera dettata dal cuore di chi ha visto piangere disperatamente e in modo inconsolabile la madre- non ti abbiamo dimenticato. Chi pensa di farlo non è un uomo. Tanti si abituano presto a commemorare e dimenticare, noi con i bambini e i giovani del mondo scuola NO. Dal luogo dove quei "mostri" armati diabolicamente di cattiveria e odio ti hanno fatto del male fino a toglierti la vita, noi ti abbracciamo e ti stringiamo forte ai nostri cuori per dirti che tu sei più vivo che mai. Non ti hanno ucciso, ti hanno reso solo un Angelo eterno, uno di quelli che forse rode quotidianamente la loro coscienza che dovrà "pagare " dinnanzi al cospetto di Dio. Tante volte siamo stati in quello che oggi si chiama "Giardino della Memoria" e sono certo che tu dal paradiso ci hai visto. Si ci hanno sorriso mentre mettevamo un fiore in quel lettino arrugginito anche dal tempo, ci hai sorriso mentre cantavamo per te l'Alleluia della Risurrezione, ci hai sorriso mentre applaudivamo alla vita. Caro Giuseppe Noi non ti dimenticheremo e continueremo per te e con te a non far addormentare mai la coscienza di chi uccide e spesso non lo fa solo col tritolo, con l'acido, bensì con diabolici silenzi per tenere questo popolo schiavo dei potenti e della logica dell'omertà e dell'odio mafioso. Da questo luogo di dolore noi ti abbracciamo e ti chiediamo un regalo: prega tu per noi. Tu che contempli il volto luminoso di Dio chiedigli di intervenire tempestivamente nel cuore e nella mente dei criminali, anche quelli in giacca e cravatta, insospettabili davanti agli uomini ma "marci" dinnanzi a Dio. Prega per noi e chiedi a Papà/Dio di agire in tempo perché questo mondo ritorni ad essere tu, dei bambini, di chi attende una vita più vera senza inganni e falsità. Un bacio piccolo Angelo, da parte di tutti noi e di mamma Franca che ogni attimo pronuncia con amore di madre il tuo dolce nome: "Giuseppe... Amore mio".